OrienTan-Express, da Venezia a Istanbul: Belgrado


In pullman si viaggia male e si dorme peggio. Vabbè.

Dopo due controlli passaporto e settordicimila km arriviamo a Belgrado. Sono le 6.00. Devo iniziare ad organizzare gli spostamenti in modo da arrivare ad orari umani.

Trovo un ostello, mi ci infilo e mi riposo un paio d’ore. Poi giro della città.

C’è una fortezza in un parco proprio di fronte dove Sava e Danubio si uniscono. Parco e fortezza sono belli grandi, e c’è un mucchio di gente in giro.

Anche qua, fa caldo.

Poi vado alla via pedonale, la più famosa di Belgrado. E come tutte le vie pedonali… non offre altro se non bar e negozi. In questa però pascolavano anche mucche colorate…

Dove ho fatto colazione e dovo ho pranzato c’era un sottofondo musicale di canzoni italiane… al bano, pappalardo, ramazzotti… “Fondamentalmente a noi ci interessa che il made in Italy trionfi ovunque” (cit.)… vabbè

Comunque la via è piena di gente, tutti ggiovani. Ma credo di essere l’unico italiano in tutta la città… di solito gli  italiani si fanno notare. Qui a parte qualcuno che parlava inglese, non si sentono altre lingue.

Torno all’0stello per riposarmi e sdocciarmi, e sono pronto per la serata… ma sono stanchissimo. Però un giro lo faccio, e accendo il gps tanto per vedere come funzia.

Il luogo dei ggiovani, anche la sera, sembra essere la via pedonale.. non saprei arrivarci (a belgrado non scrivono da nessuna parte i nomi delle strade.. le sanno tutti a memoria??). Prima ci sono capitato per caso.

Però mentre pensavo a che fare, vedo un mucchio di ragazzi muoversi nella stessa direzione… li seguo. Sottopassaggi, scale, stradine non illuminate… non sarei mai passato di lì, ma sicuramente loro sanno dove stanno andando.

Ed infatti.. voilà, Knez Mihailova, la via pedonale. E’ sempre piena di gente, in più son sbucati (o prima non li avevo notati) carrellini per gelati e carrellini per popcorn.

Cerco da mangiare, mi bevo una birra, continuo con i popcorn e faccio un giro nella fortezza di notte.

S’è fatta una certa… è ora di andarmene a dormire, che il treno è alle 7.50 (ma non avevo detto di pianificare meglio gli spostamenti??)

Torno all’ostello seguendo a ritroso il percorso indicato dal gps. Figata! Mi sento Pollicino 🙂

Arrivato, vado a nanna…

Ho aggiunto nuove foto


3 risposte a “OrienTan-Express, da Venezia a Istanbul: Belgrado”

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